Dim sum: non solo “ravioli cinesi”

Il dim sum è più di un semplice pasto. È una vera e propria esperienza di gusto che rispecchia la sofisticata cultura gastronomica cinese.

Origini e storia

Originariamente servito come accompagnamento al tè, il dim sum ha radici antiche, con riferimenti che risalgono alla dinastia Song (960-1279 d.C.).

La parola “dim sum” letteralmente significa “toccare il cuore”, e questo è esattamente ciò che questi piccoli ma deliziosi bocconcini intendono fare. Con il passare dei secoli, il dim sum si è evoluto, incorporando un’ampia varietà di ingredienti e tecniche gastronomiche.

Come e quando gustare il dim sum

Tradizionalmente, queste piccole delizie vengono preparate al vapore negli iconici cestini di bambù*, ma possono anche essere fritte, arrostite o bollite, a seconda della regione e delle preferenze personali.

Il dim sum viene servito durante il yum cha, la sessione del tè, dove amici e famiglia si riuniscono per condividere varie pietanze insieme al tè. Questa pratica enfatizza il ruolo sociale e conviviale del dim sum nella cultura cinese.

Tipi di dim sum

Jiaozi (Zheng jiao)
Tipici ravioli cinesi, spesso preparati al vapore o bolliti. I Jiaozi sono ripieni di carne macinata e verdure, e sono noti per la loro forma a mezzaluna. Una variante popolare è quella preparata durante il Capodanno cinese.

Baozi (Ji baozi)
Panini lievitati al vapore ripieni di una varietà di ingredienti, come carne di maiale o verdure. Il “Baozi” è celebre per la sua pasta morbida e soffice.

Wanton
Conosciuti per essere serviti in brodo o fritti, i wanton hanno un involucro più sottile e sono ripieni tipicamente di carne o gamberi, un classico comfort food in Cina.

Xiaolongbao
Questi famosi ravioli al vapore sono noti per il loro ripieno succoso di carne e brodo. Originari di Shanghai, sono una delle varianti di dim sum più amate per la loro sorprendente esplosione di sapore al primo morso.

Siu mai (Shaomai)
Ravioli aperti in cima, generalmente ripieni di carne di maiale, gamberetti e talvolta funghi shiitake. Sono tra i dim sum più visivamente distintivi e popolari.

Har gow
Ravioli famosi per la loro pasta traslucida, ripieni di gamberetti interi. Sono un must in ogni pasto e sono apprezzati per la loro texture delicata.

Changfen
Questi non sono propriamente ravioli, ma involtini di pasta di riso, tipicamente farciti con carne, gamberetti o verdure e serviti con una salsa di soia dolce.

Guotie
Conosciuti anche come potstickers, questi ravioli sono fritti su un lato fino a diventare croccanti, mentre l’altro lato è cotto al vapore, offrendo un interessante contrasto di texture. Proprio come i gyoza giapponesi.

Varianti e contaminazioni

Non solo salato: la tradizione del dim sum comprende anche piatti dolci, come i Daan taat, tartellette dalla crosta croccante e dal ripieno cremoso a base di uova. La loro consistenza e il sapore delicato dell’uovo le rendono un fine pasto ideale. Sono simili ai Pasteis de Nata portoghesi, testimonianza dell’influenza storica degli scambi culturali tra l’Asia e l’Europa

Questo sfaccettato mondo ha anche influenzato altre culture gastronomiche, che hanno adattato e incorporato il concetto di dim sum nelle loro tradizioni culinarie.

Per esempio i già citati gyoza giapponesi, i mandu coreani o i momo tibetani, condividono similitudini nei metodi di cottura e nei ripieni con il dim sum cinese, sebbene ogni paese abbia introdotto ingredienti e sapori distintivi che rispecchiano la propria eredità culturale e gastronomica.

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