Una piccola guida per realizzare il tuo primo lievito madre fatto in casa ed entrare nel mondo della lievitazione naturale.
Avere un lievito madre fatto in casa, pronto in frigorifero, è un piccolo tesoro. Mi sono avvicinata da poco all’arte bianca*, al suo mondo e ai suoi segreti. All’inizio non è semplice, soprattutto per un’impaziente come me, ma il pane insegna molto: la pazienza, la misura, la cura. Un viaggio che consiglio a tutti.
E da dove iniziare se non dal lievito madre? Ecco qualche risposta alle tantissime domande che so già ti stanno scoppiando nella mente, come piccole bollicine.
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Cos’è il lievito madre
Si tratta di un impasto di acqua e farina reso acido dalla proliferazione di lieviti e batteri lattici capaci di provvedere alla naturale fermentazione del composto, nutrendosi degli amidi della farina. Panificare con il lievito madre permette di creare prodotti più digeribili, meglio lievitati e conservabili più a lungo.
Se stai cercando come fare un impasto o una pizza senza lievito, qui ti consiglio come sostituirlo!
Come si crea il lievito madre fatto in casa
Occorrono 200 g di farina di tipo 0 (meglio se integrale), 100 ml di acqua tiepida e tanta pazienza. Una volta mescolati i due ingredienti, bisogna far riposare il composto (coperto con pellicola o panno umido) per circa 48 ore ad una temperatura tra i 20 e i 25°.
Attesi i 2 giorni si prelevano 200 g di composto, che dovrebbe aver sviluppato i primi alveoli e le prime bolle, e si aggiungono altri 200 g di farina e altri 100 ml di acqua tiepida, mescolando. Si lascia riposare altre 48 ore e il resto si butta.
Si prosegue questa routine per circa due settimane. A questo punto il nostro lievito madre fatto in casa è pronto per essere utilizzato e/o rinfrescato.
Come si conserva
Una volta pronto si conserva in un barattolo di vetro chiuso con un coperchio. Se resta a temperatura ambiente va usato e rinfrescato ogni giorno, in frigorifero ogni 3 o 4 giorni. Quando lo si vuole utilizzare va portato a temperatura ambiente qualche ora prima e rinfrescato.
Come si rinfresca il lievito madre fatto in casa
Il rinfresco è un processo indispensabile perché fornisce nutrimento al nostro lievito. Consiste nell’aggiungere lo stesso peso di farina e la metà del peso di acqua (sempre tiepida) al composto o ad una sua parte (quello che non si usa o non serve per il rinfresco va gettato). Una volta uniti i nuovi ingredienti si lascia riposare per 4 ore; non appena il volume sarà raddoppiato, allora il lievito sarà pronto per un nuovo utilizzo. Il vasetto, ad ogni rinfresco va pulito con acqua calda.
Come si usa
Come accennavo, prima del suo utilizzo, il lievito madre fatto in casa va rinfrescato (io mi organizzo la sera prima così da averlo perfettamente pronto al mattino). Prima di aggiungerlo alla farina e agli altri ingredienti della ricetta, va sciolto in poca acqua tiepida così da essere lavorabile.
Si usa nell’impasto in quantità variabili, spesso il 30% del peso della farina, ma ogni ricetta ha le sue giuste quantità così come diversi tempi di lievitazione, dovuti soprattutto al risultato e alla pezzatura del prodotto che vogliamo panificare.
E non dimenticate di dargli un nome
Il mio si chiama Pier Vito!
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