Costine di cinghiale al forno in salsa BBQ al caffè

Queste costine di cinghiale sono perfette per una cena conviviale e si prestano sia alla cottura al forno che a quella alla griglia.

La veloce marinatura in vino e spezie e la salsa BBQ al caffè sostengono ed esaltano il sapore intenso della carne di queste costine di cinghiale, bilanciando le sue note selvatiche.

Come cucinare il cinghiale a seconda dell’età

Sì, perché il cinghiale è una selvaggina dalle carni magre ma decisamente saporite, soprattutto in relazione alla sua età.

Il cinghialetto

Il cinghialetto ha di solito tra i 3 e i 6 mesi di vita, ha una carne tenera e delicata e non necessita di marinatura. Può essere cotto alla griglia o al forno, come per queste costine di cinghiale.

Il cinghiale giovane

Tra i 6 mesi e l’anno di vita abbiamo il cinghiale giovane. La sua carne è ancora tenera e il sapore non così accentuato; per questo motivo basta una leggera marinatura fredda di poche ore, con vino, sedano, carota e cipolla, spezie ed erbe aromatiche.

Il cinghiale maturo

Il cinghiale maturo, tra 1 e 2 anni di età, ha una carne dal sapore marcato e la marinatura, prima della brasatura o della cottura in umido, deve prolungarsi per almeno una notte.

Il cinghiale adulto

Infine abbiamo il cinghiale adulto, che arriva fino ai 5/6 anni, che necessita di una marinatura cotta, soprattutto per ammorbidire le carni, indurite dall’età. La lunga cottura qui è obbligatoria.

Ingredienti

per le costine di cinghiale
  • 500 g cinghiale (costine di cinghialetto)
  • 1 bicchiere vino rosso
  • 1 spicchio aglio
  • 1 cucchiaio olio extra vergine d'oliva
  • pepe rosa in grani
  • sale affumicato
  • zucchine a nastri per il servizio
per la salsa BBQ al caffè
  • 1 cipolla rossa piccola
  • 1 spicchio aglio
  • 1 cucchiaio olio di semi
  • 1 cucchiaio salsa di soia
  • 4 cucchiai aceto di mele
  • 1 caffè in tazzina
  • 1 cucchiaino tabasco
  • 1 cucchiaino cumino in polvere
  • 1 cucchiaino paprika dolce in polvere
  • 3 cucchiai zucchero di canna
  • 1 bicchiere passata di pomodoro

Preparazione

  • Dosi per 2 persone
  • Difficoltà: Facile
  • Tempo di preparazione: 2 ore
  • Tempo di cottura: 50 minuti
  • Categoria: Secondi Piatti

COME PREPARARE LE COSTINE DI CINGHIALE AL FORNO

1

Per prima cosa ho marinato per un paio di ore le costine di cinghiale in un’emulsione di vino, olio, sale affumicato e pepe rosa, con uno spicchio d’aglio.

2

Poi mi sono occupata della salsa. Ho soffritto la cipolla e l’aglio con l’olio di semi per due minuti, ho aggiunto la salsa di soia (opzionale), l’aceto di mele, il caffè, il tabasco, il cumino, la paprika, lo zucchero di canna, la passata di pomodoro e ho fatto sobbollire tutto per 30 minuti a fiamma bassa.

Ho frullato finemente e ho rimesso sul fuoco, fino ad ottenere la consistenza tipica della salsa BBQ (altri 20 minuti circa).

L’ho fatta raffreddare completamente e riposare in frigorifero per alcune ore in un vasetto di vetro con la chiusura ermetica come questo*.

3

Ho riscaldato il forno a 180° e ho disposto le costine di cinghiale in una teglia (coperta di carta da forno). Le ho irrorate con la loro marinatura le ho coperte con della carta stagnola e le ho cotte circa 40 minuti, girandole un paio di volte.

Quindi ho rimosso la carta, alzato il forno a 200° e le ho “asciugate” fino a creare una crosticina croccante (ogni forno è diverso, controlla spesso per evitare che si secchino troppo!).

4

Ho servito le mie costine di cinghiale con dei nastri di zucchina (che ho ottenuto utilizzando un semplicissimo pelapatate come questo*) scottati alla piastra e dei germogli di ravanello, ho abbinato un calice di rosso veneto e la mia salsa BBQ al caffé.

Click.

Che vino abbinare alle costine di cinghiale

Ho deciso di abbinare queste costine di cinghiale e la loro particolare carne ad un rosso veneto corposo e caldo. Si tratta di un blend di Cabernet Sauvignon (65%) e Merlot (35%) prodotto da Maculan*. Una tannicità fine e sentori di legno e caffè che ho voluto enfatizzare con la salsa di accompagnamento dall’aroma affumicato e tostato.

Alla vista colpisce per il rosso rubino profondo, mentre al naso per il suo bouquet complesso di bacche mature, prugna, note di liquirizia, caffè e legno. Al palato risulta caldo, corposo e asciutto, con il giusto equilibrio tannico. Buona la persistenza.

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