Questa aringa affumicata è un inno alla primavera: adagiata su un lago di riduzione di fragole e Brachetto d’Acqui DOCG. La dolcezza e la nota fruttata di questo spumante dolce e aromatico, bilancia perfettamente la sapidità del pesce e la sua nota smoked.
La pasta di grano saraceno con la sua ruvidità e masticabilità, unita alle note aspre e aromatiche delle zeste di lime chiudono il cerchio alla perfezione, portando questa aringa affumicata ad un nuovo livello. Dolce e salato, fresco e affumicato, crunchy e cremoso, freddo e caldo. Contrasti inaspettati che sapranno stupirvi.

ingredienti per 2 persone
COSA
- 200 g di aringa affumicata
- 180 g pasta di grano saraceno
- 1 barbabietola lessa piccola
- 20 fragole
- 1 spicchio d’aglio
- 1/2 cipollotto
- 2 cucchiai di salsa BBQ
- 1/2 bicchiere di Brachetto d’Acqui DOCG
- 2 cucchiai di salsa di soia
- sale affumicato qb
- pepe di Sichuan qb
- 1 cucchiaio di olio evo
- la buccia di un lime non trattato
- fiori edibili*
COME
Per prima cosa mi sono occupata della salsa, unendo nel bicchiere del frullatore ad immersione l’aglio, il cipollotto, il vino, le salse, le fragole lavate e private del verde e la barbabietola lessata a dadini. Ho frullato e aggiustato di sale e di pepe, poi ho versato tutto in un pentolino per far riprendere la salsa. Ho lasciato sobbollire per 15/20 a fuoco dolce, fino a quando la salsa inizierà a “tirare” e a diventare un po’ più densa. A quel punto sarà pronta (e da tenere in caldo).
Nel frattempo ho lessato la pasta di grano saraceno, nel mio caso le tagliatelle spezzate tipiche della preparazione dei Pizzoccheri, che ho poi scolato al dente e tenuto in caldo, condita solo con un po’ di olio evo e un pizzico di pepe.
Ho tagliato l’aringa affumicata (fredda) a filetti e mi sono preparata a comporre il mio piatto. Prima la riduzione calda e dolce di fragole e Brachetto, poi il pesce con la sua sapidità e freschezza, infine la pasta, con la sua texture irresistibile e il suo retrogusto quasi amaro. Ho completato con germogli di ravanello e fiori eduli, una spolverata di pepe e un filo di olio a crudo.
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NEL CALICE
BRACHETTO D’ACQUI DOCG
Consorzio Tutela Vini d’Acqui – Acqui Terme (AL)
TIPOLOGIA
Vino spumante di qualità – aromatico – dolce
VITIGNO
100% Brachetto
PRODUZIONE
Questo spumante di qualità viene realizzato con il Metodo Charmat, o Martinotti (inventato alla fine del Diciannovesimo secolo da Federico Martinotti, direttore per l’Istituto Sperimentale per l’Enologia di Asti). In questo processo la fermentazione avviene in un’autoclave pressurizzata e a temperatura controllata, per un periodo di 30 giorni, durante il quale gli zuccheri presenti vengono trasformati in alcol e anidride carbonica ad opera dei lieviti. Il prodotto della spumantizzazione viene quindi subito imbottigliato ed è pronto per essere consumato.
CARATTERISTICHE
Il Brachetto d’Acqui è un vino che non ama l’invecchiamento; per questo, il suo consumo non dovrebbe andare oltre i due anni dalla vinificazione.
ANALISI SENSORIALE
Si presenta alla vista con un intenso colore rosso rubino/porpora, nel quale spiccano riflessi violacei, tendenti al rosato o al granato chiaro. Il perlage è fine e persistente. Il profumo è delicato ed aromatico, e richiama ai sentori della frutta rossa e della rosa. In bocca si distingue per la sua dolcezza e per il sapore elegante, delicato e morbido.
ABBINAMENTI
Grazie alla sua gradazione alcolica contenuta (6/7°), il Brachetto d’Acqui si presta ad accompagnare dessert e frutta. Ottimo con le fragole fresche o le pesche di stagione: gli aromi ed i profumi della frutta si mescolano a quelli del vino, regalando sensazioni piacevoli ed intensi profumi floreali. È molto apprezzato nella preparazione di cocktail, aperitivi e long drinks, da provare in abbinamento a formaggi e salumi.

Sono sempre stata restia ad assaggiarla e non saprei dirti perchè, ma la tua ricetta è splendida! Auguri di una serena Pasqua!