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Festeggio l’arrivo della primavera con un aperitivo gioioso e golosissimo: i miei fagiolini fritti. Perfetti da servire in coni di carta e da gustare caldissimi, appena fatti!
Adoro cucinare con la verdura di stagione, lo dico spesso. Seguire il ritmo della natura ci garantisce un prodotto più buono, un costo inferiore e una sostenibilità maggiore nei consumi. Perché, anche se molta verdura la troviamo tutto l’anno, quando è di stagione ha un sapore davvero speciale, come nel caso di questi fagiolini fritti.
La pastella non è la solita pastella, non nasce da una scelta, ma da una necessità. Era tutto pronto per friggere e mi mancava solo l’ultimo passaggio, quando mi sono accorta che non avevo uova. Avevo appena letto qualcosa riguardo al potere legante dell’aquafaba, il liquido di governo dei legumi, e di come fosse perfetta per sostituire le uova. Detto fatto, avevo una scatola di ceci in dispensa e ho provato, con ottimi risultati, soprattutto in sapore (completamente neutro) e leggerezza.
ingredienti per 250 g di fagiolini fritti
COSA
- 250 g di fagiolini freschi
- 150 ml di aquafaba di ceci
- farina 00 qb
- sale e pepe qb
COME
Per prima cosa mi sono occupata dei fagiolini, che ho lavato accuratamente. Ho scelto di non mondarli per renderli “afferrabili” dal picciolo, ma se volete, in questa fase, potete pulire le estremità con un piccolo taglio.
Ho messo a lessare dell’acqua leggermente salata in una larga pentola. Una volta arrivata a bollore ho tuffato 3 minuti i miei fagiolini. In questo modo resteranno più morbidi in frittura senza perdere il loro colore e la loro leggera croccantezza.
Ho scolato e raffreddato immediatamente i fagiolini sotto l’acqua corrente e nel frattempo ho preparato la pastella.
In un piatto fondo ho versato l’aquafaba e ho unito la farina poco per volta, mescolando con una frusta: la consistenza dovrà essere fluida e cremosa, non troppo liquida. Ho salato e pepato la pastella dei miei fagiolini fritti con sale affumicato e pepe nero.
A questo punto ho scaldato l’olio di semi (io lo uso di arachidi) in un pentolino stretto e alto, ho intinto una manciata di fagiolini nella pastella e li ho buttati delicatamente nell’olio, cuocendo 5 minuti, fino a quando la pastella diventa dorata. Ho ripetuto con tutti i fagiolini.
Ho servito i miei fagiolini fritti con una grattata di sale e di pepe in piccoli coni di carta o di bambù, come questi*.
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NEL CALICE
Anche l’abbinamento enogastronomico è inconsueto, per la prima volta abbino ad una mia ricetta un sake. Vi consiglio un sake Junmai, prodotto esclusivamente con riso, koiji ed acqua (quindi senza alcool aggiunto). Questa lavorazione esalta il sapore del riso e del koji, piu’ che nelle altre tipologie, inoltre ha una spiccata acidità, che lo rende perfetto in abbinamento ai fritti.