Un secondo piatto di carne con protagonista il profumo delle spezie: il pollo al curry è un piatto che porta in tavola aromi intensi e una salsa ricca di carattere.
Spesso si tende a usare in modo intercambiabile le espressioni curry di pollo e pollo al curry, ma non indicano la stessa cosa. Con curry di pollo si intende genericamente una preparazione indiana in cui il pollo viene cotto in umido con una miscela di spezie. Il pollo al curry invece nasce come adattamento occidentale, sviluppato in epoca coloniale, che rielabora la tradizione indiana semplificandola e rendendola più familiare al gusto europeo. Questo piatto si colloca a metà strada: conserva la struttura originale, ma utilizza una miscela come il Madras, già pronta a esprimere profumi complessi.
La miscela Madras
Il curry di Madras è una delle varianti più diffuse: una miscela profumata, piccante e versatile, che unisce note speziate e calde. Prepararla in casa permette di modulare l’intensità e la freschezza delle spezie.
Ti serviranno:
- 3 cucchiaini di semi di coriandolo
- 3 cucchiaini di semi di cumino
- 1 cucchiaio di bacche di cardamomo verde
- 1 cucchiaino di pepe nero in grani
- 1 cucchiaino di pimento in grani
- 1 cucchiaino di semi di fieno greco*
- 1 cucchiaino di senape nera in grani
- 1 cucchiaino di zenzero in polvere
- 1 cucchiaino di curcuma
- 1/2 cucchiaino di peperoncino in polvere
- 1/2 cucchiaino di paprica forte
- 1 cucchiaino di aglio in polvere
Per preparare il curry di Madras in polvere, tosta le spezie intere a fuoco medio per 2-3 minuti, una padella antiaderente. La tostatura in questo caso è fondamentale per permettere agli oli essenziali contenuti nelle spezie di esprimersi e dare carattere agli altri ingredienti.
Una volta intiepidita, pestale in un mortaio (o un piccolo mixer) e aggiungi le spezie in polvere rimaste, mescolando con cura.
Vino e pollo al curry: come abbinarli
Scegliere il vino giusto da abbinare al pollo al curry non è immediato: le spezie, la piccantezza e la cremosità della salsa rendono il piatto complesso e sfidante. Per questo motivo è meglio evitare rossi tannici o bianchi troppo delicati, che rischierebbero di alterare l’equilibrio.
Le scelte più adatte sono i vini bianchi aromatici e freschi, con una leggera morbidezza che contrasta il piccante e accompagna la ricchezza della salsa. Un Gewürztraminer dell’Alto Adige o dell’Alsazia, con le sue note floreali e speziate, esalta gli aromi del curry e smorza il calore del peperoncino.
Anche un Riesling, soprattutto nelle versioni della Mosella o dell’Alsazia, è perfetto: la sua acidità vivace pulisce il palato e bilancia la cremosità del piatto.
Quando il curry non è eccessivamente piccante, si può scegliere anche un rosato strutturato, come un Cerasuolo d’Abruzzo o un rosé della Provenza più corposo, che accompagna bene la carne e aggiunge freschezza fruttata senza coprire i sapori.