Il mio gulasch… ricordando l’Alta Pusteria

Una versione personale della ricetta del gulasch altoatesino: profumato, ricco e comfort, da gustare rigorosamente caldissimo.

Le origini del Gulasch si perdono nel medioevo, con i mandriani ungheresi che lo preparavano durante le loro lunghe permanenze nei pascoli. Si trattava di uno stracotto di carne e cipolla fatto essiccare prima della partenza e poi, una volta in viaggio, fatto rinvenire in una zuppa di verdura.

Pian piano la ricetta si è trasformata e, da piatto della tradizione contadina, è diventato una delle ricette ungheresi più famose, diffondendosi durante la dominazione austriaca in tutto l’arco alpino orientale, fino a raggiungere in nord-est italiano.

Quest’estate, durante il mio viaggio in Alta Pusteria, ho fatto scorpacciate di gulasch, complici le serate fredde e il desiderio di mangiare qualcosa di comfort e tradizionale. Alla fine, dopo numerosi assaggi (io queste cose le faccio sempre il modo scientifico), tra ristoranti rinomati e feste di paese, ho scelto come punto di riferimento una gastronomia take away (la Lanterna Verde, se passate dalle parti di Sexten fateci un giro) che lo serviva in bicchieri di cartone accompagnato dalle patate al forno più buone della mia vita.

Mi sono ripromessa, all’arrivo della stagione più fredda, di provare a replicare questa bontà fumante, per tornare ad immergermi nei sapori di quei luoghi. La spinta giusta me l’ha data Lagostina, regalandomi una bellissima casseruola Accademia Five Ply, con una tecnologia a tre strati sia del fondo che del corpo, che garantisce una distribuzione omogenea del calore e la rende perfetta per le lunghe cotture. Come quella del gulasch. Ed è talmente bella che si può portare direttamente in tavola!

[stripe type=credits]Lagostina[/stripe]

gulasch - la mia versione, partendo dalla ricetta dell'Alta Pusteria

ingredienti per 2 persone

COSA

  • 400 g di manzo per spezzatino (muscolo)
  • 2 cipolle
  • 100ml di Cabernet Sauvignon
  • 2 cucchiaini di paprika dolce
  • 1 cucchiaino di cumino
  • 1 cucchiaio di farina
  • la buccia di 1 limone
  • 1 rametto di rosmarino
  • 1 foglia di alloro
  • 1 mazzetto di maggiorana
  • 250ml di passata di pomodoro
  • 4 cucchiai di olio evo
  • sale e pepe q.b.

COME

In una casseruola capiente ho scaldato l’olio, ho aggiunto la cipolla affettata sottile e la carne tagliata a cubetti di qualche centimetro per lato.

Mescolando con un cucchiaino ho sciolto, in mezzo bicchiere d’acqua, la farina, la paprika, il cumino e, appena la carne ha preso colore su tutti i lati, ho versato il composto sulla la carne. Infine ho unito il vino rosso e ho lasciato evaporare qualche minuto.

Ho aggiunto gli aromi, legati in un mazzetto, la scorza di limone grattugiata e la passata di pomodoro. Ho mescolato e allungato con altra acqua. Fuoco basso, coperchio e cottura lenta per almeno due ore. Ho mescolato di tanto in tanto e controllato periodicamente che il gulasch non si asciugasse troppo (aggiungendo altra acqua).

L’ho preparato la sera prima per il pranzo della domenica e l’ho riscaldato, sempre a fuoco dolce, per un’altra ora.

Ho servito il mio gulasch con patate al forno al rosmarino.

Click.

gulasch - la mia versione, partendo dalla ricetta dell'Alta Pusteria

Ingredienti

Preparazione

Procedimento

2 commenti su “Il mio gulasch… ricordando l’Alta Pusteria”

    • Davvero! Che bello, grazie per averlo condiviso, mi fa sempre piacere sapere che realizzare le mie ricette con successo!

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